Chiudo gli occhi e mi manchi Paros.. Mi manca tutto di te. I tuoi colori, la tua gente, lo scorrere lentissimo del tempo. Mi manca anche la lentezza, sì. Mi mancano i tuoi tramonti, lo sguardo che riesce a correre lontano.
Gli scorci, le calette sperdute ogni anno una sorpresa, una diversa. Mi manca il silenzio che non ha bisogno di parole perché basta alzare gli occhi..
Mi mancano la tradizione, i paesi dell’entroterra, le viuzze di Lefkes, il frappedaki da soli ad un tavolo. In pieno Agosto.
I colori pastello sul bianco delle case.
Mi manca il suono della lingua greca, ogni anno più familiare. I sorrisi di chi apprezza perché ti stai sforzando con il tuo misero vocabolario..
Mi mancano le colazioni sul terrazzo con la mia family .. il sapore dei fichi , il sole che acceca appena svegli.
Il colore del mare..uno smeraldo
…Le zingarate in jeep attorno all’isola, che sai quando parti e mai quando torni. Perché una taverna sperduta è il tuo fuori programma della giornata.. Le nostre gite al faro…
Le tavole imbandite di Aliki con pesce fresco, feta, saganaki, dolmades, souvlaki.
Mi manca la tua raffinatezza da ricercare in alcuni locali e ristoranti di Parikia e Naoussa. Gli aperitivi nella baia.
Gli spritz con gli amici più cari davanti alle onde, le risate, le cenette pied dans l’eau. Vivere in pareo, quasi scalzi, comperare la frutta e la verdura dai contadini.
Più di tutto mi manca la sensazione di sentirmi a casa. L’ aliscafo che attracca, l’aereo che atterra.
Vacanze ogni anno più belle, la lacrimuccia che scende prima di ripartire perché si è stati-ancora una volta- troppo bene, sempre insieme.
Ma è il cuore che conta: quello resta lì e continua ad innamorarsi.