Il post di questa settimana è dedicato ad un altro italiano a Paros che come sempre accade si è innamorato di quest’isola. Un angolo di Cicladi che Paolo consiglia tutti, un luogo per intenditori. Non potrei essere più d’accordo. Ha un locale sulla spiaggia di Parikia, Filoxenia. E questa è la sua storia.
1) Perché fra tutte le isole hai scelto Lei, cosa ti ha fatto innamorare?
Ho scelto Paros, dopo aver girato tante isole, perché alla fine era quella in cui tornavo sempre. Ogni anno aggiungevo sempre un’isola nuova ma con base Paros. Credo che sia la più completa di tutte le isole, quella che ti soddisfi maggiormente, che ti permette di avere spiagge praticamente in solitaria ma anche divertenti, locali alla moda ma anche locali con anima greca, ti permette di vedere tramonti indimenticabili e di ogni colore diverso ogni giorno. Davanti al mio ristorante ho la fortuna di avere il sole che cala sul mare e ogni giorno. E’ una meraviglia unica.
2) Quanti mesi vivi a Paros e come si svolge la tua routine?
Vivo a Paros da aprile a fine ottobre, a parte le volte che ritorno durante l’anno, normalmente a febbraio e a marzo per una settimana.
3) A chi la consigli e perché?
La consiglio praticamente a tutti ma è un’isola per intenditori, non per chi quando intende andare in Grecia lo fa solo per l’idea di una vacanza a basso costo. (Paros è tutt’altro che economica ndr) Io invece credo che la Grecia sia tutto: la spiaggia a buon prezzo mangiando nelle taverne, ma anche la vita modaiola. Paros è adatta ad ogni esigenza e non stuferà mai, si scoprirà sempre qualcosa di nuovo .
4) Com’è la vita sull’isola fuori stagione?
La vita fuori stagione è tanto, forse troppo tranquilla.. ma sicuramente salutare e rigenerante per i ritmi a cui siamo abituati noi. Io consiglio sempre una settimana a marzo a chiunque, perché ti fa davvero staccare la spina, ti permette di vedere le Cicladi sotto una luce diversa, vedere i greci che si riappropriano della loro terra, vedere l’isola verde e in fiore e non secca come d’estate. E perché no, correre sulla spiaggia di Golden Beach insieme alle mini lepri
5) Il tuo rapporto con i greci?
Ho pochi amici, un buon rapporto con il vecchio titolare, poi per il resto sono più legato agli italiani sull’isola.
6) La tua giornata tipo quando lavori a Paros?
Sveglia alle 8:30, mi alzo e vado in spiaggia a tirare fuori i lettini insieme alla mia cockerina. Due chiacchiere -rigorosamente in greco- con George, un anziano simpaticissimo che mi dà consigli di vita. Un bagno di tranquillità assoluta; doccia e via, si inizia la giornata lavorativa: prima con i clienti in spiaggia, poi la preparazione del pranzo. E ancora fino a sera quando si imposta il ristorante per cena, sempre con uno sguardo ai clienti che si godono il pomeriggio di sole. Una volta finito, giretto per Parikia o – qualche volta- una bevuta nella più modaiola Naoussa
7) Il tuo posto del cuore (può essere anche segreto)
Ad un italiano che vuole trasferirsi qui consiglio di rispettare le usanze e la gente greca, non arrivare con la solita spocchia italica che a volte ci contraddistingue e che ci fa pensare che solo noi siamo custodi della verità e della cosa giusta.
9) Cosa manca (se manca qualcosa) a Paros?
Dal punto di vista commerciale, probabilmente manca qualcosa per la cura della persona: mi piacerebbe ci fosse qualche spa per alzare il livello dei servizi. Come qualità della vita- invece- credo non manchi nulla.
10) Vedi lì il tuo futuro?
Sì, a meno che il turismo di massa non rovini l’isola in modo esasperato.